martedì 11 agosto 2015

Miriam Bruni







Miriam Bruni:
un respiro d’amore e di Poesia
di Bonifacio Vincenzi

“Chi odia/ la pena/ non ami”, ammonisce Miriam Bruni nella silloge Cristalli, pubblicata da BookSprint Edizioni. Ed è un’affermazione saggia la sua perché il limite dell’amore è in questo non riuscirsi a fondere l’uno nell’altra. Al massimo, come scrive Jabès, un amore lo si può condividere perché, “vivere in due la medesima vita non è che vivere nella sua pienezza la nostra parte d’amore  e di vita. Attraverso l’altro, abbiamo a che fare solo con noi stessi. A questo patto la condivisione esiste; e perciò alla radice essa è illusoria. L’altro ci restituisce a noi stessi. E viceversa.”
Da qui il percorso diventa arduo … “Alta/procedo/tra stanchezze e slanci// Tra sterpi, rovi/e limpidi tramonti …”


E tutto questo per continuare a indagare sull’amore, per continuare a credere che il movimento delle emozioni, presto o tardi,  possa approdare in un equilibrio di tempi consolidati, superando definitivamente i nuovi dubbi e le nuove illusioni.

Ma l’unico approdo sicuro è nella Poesia. Silenziosa e solidale la poesia porta in dono la pace ed attimi di vera e autentica gioia.

Miriam Bruni sa che c’è magia nella sua voce che canta, ma c’è anche una chiarezza intuitiva che  che le fa dire, dal profondo mistero del suo essere donna, che quella Luce che ogni giorno sposa il Mondo, in modo così naturale e disinteressato, sarebbe un buon esempio da seguire per superare gli insignificanti conflitti che continuamente condizionano i rapporti umani in amore e  al di fuori dell’amore ...

Il mio problema/è non avere/confini//Sentire il mondo/allacciato
ai miei fianchi//Le cascate/ricolme/delle mie risate//E i deserti/ angustiati/ dal mio pianto.”


Cascate e deserto, risate e pianto in questa danza di contrari in cui le energie vitali trovano e dispensano gioia solo nel cuore della Poesia.

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