sabato 10 ottobre 2015

Franco Liguori


Franco Liguori:
Cariati, la formidabile rocca dei Ruffo e degli Spinelli
di Bonifacio Vincenzi


“Scopo di questo “libro- guida” è quello di far conoscere ai turisti che ogni anno, sempre più numerosi, visitano la nostra cittadina, ma anche agli stessi cariatesi, sia quelli residenti nel comune, sia i tanti altri che vivono fuori per motivi di lavoro, il patrimonio archeologico e storico-artistico di Cariati, finora illustrato e descritto in articoli e saggi sparsi qua e là in giornali e riviste o in sintetici opuscoli e brochures a carattere turistico-culturale, ma mai esposto in una specifica pubblicazione.”

Così Franco Linguori nella puntuale nota introduttiva del suo libro Cariati, la formidabile rocca dei Ruffo e degli Spinelli (Karyàtis, 2013) spiega lo scopo di questo suo prezioso lavoro premiato, tra l’altro, recentemente alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale di Calabria e Basilicata.

Il volume ha una struttura armonica articolata in cinque capitoli, in modo da fornire ai lettori una visione ampia non solo dei beni archeologici e storico-artistici di Cariati, ma anche delle sue principali vicende storiche che secolo dopo secolo hanno caratterizzato quella che è l’attuale anima di questa cittadina calabrese.

I primi quattro capitoli affrontano la realtà storica di Cariati, il suo passato prestigioso sotto la signoria prima dei Ruffo nel XV secolo, successivamente degli Spinelli nel XVI secolo.


Liguori, da storico serio e scrupoloso qual è, quindi, ci parla di questa suggestiva cittadina, della sua posizione geografica, del nome, degli aspetti archeologici, per poi soffermarsi nei lineamenti storici, dal Medio Evo ai giorni nostri; senza tralasciare il patrimonio storico- architettonico e quello chiesastico.

Per me che mi occupo di letteratura non posso non ammettere di essere stato letteralmente affascinato dal quinto capitolo di questa interessante pubblicazione di Liguori: “Cariati nella Letteratura di viaggio e nella pubblicistica turistico-culturale”.

“Nella seconda metà del XVIII secolo – scrive Franco Liguori nel quinto capitolo – col mutare, su scala internazionale, delle condizioni socio-culturali, si cominciò ad avvertire, prepotente, in tutta la cultura europea, il fascino del Sud e della Calabria in particolare, a quell’epoca ancora selvaggia e misteriosa. Una folta schiera di viaggiatori stranieri, quasi sempre giovani aristocratici desiderosi di completare la loro formazione, esponenti della nuova cultura europea, in cui L’Europa si riconosceva e si identificava, scese nelle regioni del nostro Mezzogiorno, e, molti di loro si diressero verso i nostri paesi di Calabria, visitandoli con grande curiosità ed interesse e lasciandone memorabili descrizioni nei loro diari di viaggio. Sono i cosiddetti Viaggiatori del Grand Tour che, giungendo in Calabria, si trovarono in una regione che li affascinò col suo cuore segreto di antica civiltà classica, nascosto sotto uno strato di rustica selvatichezza.”


Cariati, grazie alla sua felice e strategica posizione geografica molto spesso era inserita negli itinerari di questi viaggiatori. Johann Von Riedesel, Henry Swinburne, Jean Caude Richard, Richard Keppell Craven, sono solo alcuni dei tanti viaggiatori stranieri che sono stati affascinati da  questa cittadina calabrese.

Il libro  di Franco Liguori, corredato di un gran numero di foto a colori, merita di essere sicuramente  letto e conservato gelosamente nella personale biblioteca non solo dei cariatesi, ma anche di tutti coloro che amano la nostra Calabria.


Immagini in ordine di apparizione: 1.Copertina del libro, 2. Franco Liguori  3. Ritratto di Richard Keppell Craven