Franco Liguori:
Cariati, la formidabile rocca dei Ruffo e degli
Spinelli
di
Bonifacio Vincenzi
“Scopo di questo “libro-
guida” è quello di far conoscere ai turisti che ogni anno, sempre più numerosi,
visitano la nostra cittadina, ma anche agli stessi cariatesi, sia quelli
residenti nel comune, sia i tanti altri che vivono fuori per motivi di lavoro,
il patrimonio archeologico e storico-artistico di Cariati, finora illustrato e
descritto in articoli e saggi sparsi qua e là in giornali e riviste o in
sintetici opuscoli e brochures a
carattere turistico-culturale, ma mai esposto in una specifica pubblicazione.”
Così Franco Linguori nella
puntuale nota introduttiva del suo libro Cariati,
la formidabile rocca dei Ruffo e degli Spinelli (Karyàtis, 2013) spiega lo
scopo di questo suo prezioso lavoro premiato, tra l’altro, recentemente alla
quinta edizione del Premio Letterario Nazionale di Calabria e Basilicata.
Il volume ha una struttura
armonica articolata in cinque capitoli, in modo da fornire ai lettori una
visione ampia non solo dei beni archeologici e storico-artistici di Cariati, ma
anche delle sue principali vicende storiche che secolo dopo secolo hanno
caratterizzato quella che è l’attuale anima
di questa cittadina calabrese.
I primi quattro capitoli affrontano
la realtà storica di Cariati, il suo passato prestigioso sotto la signoria
prima dei Ruffo nel XV secolo, successivamente degli Spinelli nel XVI secolo.
Liguori, da storico
serio e scrupoloso qual è, quindi, ci parla di questa suggestiva cittadina,
della sua posizione geografica, del nome, degli aspetti archeologici, per poi
soffermarsi nei lineamenti storici, dal Medio Evo ai giorni nostri; senza
tralasciare il patrimonio storico- architettonico e quello chiesastico.
Per me che mi occupo di
letteratura non posso non ammettere di essere stato letteralmente affascinato dal
quinto capitolo di questa interessante pubblicazione di Liguori: “Cariati nella
Letteratura di viaggio e nella pubblicistica turistico-culturale”.
“Nella seconda metà del
XVIII secolo – scrive Franco Liguori nel quinto capitolo – col mutare, su
scala internazionale, delle condizioni socio-culturali, si cominciò ad
avvertire, prepotente, in tutta la cultura europea, il fascino del Sud e della
Calabria in particolare, a quell’epoca ancora selvaggia e misteriosa. Una folta
schiera di viaggiatori stranieri, quasi sempre giovani aristocratici desiderosi
di completare la loro formazione, esponenti della nuova cultura europea, in cui
L’Europa si riconosceva e si identificava, scese nelle regioni del nostro
Mezzogiorno, e, molti di loro si diressero verso i nostri paesi di Calabria,
visitandoli con grande curiosità ed interesse e lasciandone memorabili
descrizioni nei loro diari di viaggio. Sono i cosiddetti Viaggiatori del Grand Tour che, giungendo in Calabria, si trovarono
in una regione che li affascinò col suo cuore segreto di antica civiltà
classica, nascosto sotto uno strato di rustica selvatichezza.”
Cariati, grazie alla sua
felice e strategica posizione geografica molto spesso era inserita negli
itinerari di questi viaggiatori. Johann Von Riedesel, Henry Swinburne, Jean
Caude Richard, Richard Keppell Craven, sono solo alcuni dei tanti viaggiatori
stranieri che sono stati affascinati da
questa cittadina calabrese.
Il libro di Franco Liguori, corredato di un gran numero
di foto a colori, merita di essere sicuramente
letto e conservato gelosamente nella personale biblioteca non solo dei
cariatesi, ma anche di tutti coloro che amano la nostra Calabria.
Immagini in ordine di
apparizione: 1.Copertina del libro, 2. Franco Liguori 3. Ritratto
di Richard Keppell Craven
Nessun commento:
Posta un commento