Angelo Petracca, cronaca di un atto d’amore
di Bonifacio
Vincenzi
Stefano Menga è conosciuto soprattutto
per essere l’ideatore del noto blog“Cronache e Cronachette”, ma è anche autore
di numerose pubblicazioni. Ricordiamo:
Annuario 2011/2012 – Cronache e cronachette
di Ceglie Messapica ( Tiemme- Manduria, 2013); Monsignor Giovanni Turrisi
- Cenni storici e fotografici sulla sua vita e sulla Chiesa di San Lorenzo da
Brindisi (Tiemme- Manduria, 2013); Annuario
2013 Cronache e cronachette di Ceglie Messapica ( Tiemme- Manduria,
2014).
Ora Stefano Menga si presenta ai suoi
lettori con questo suo nuovo lavoro, Cronaca di un atto d’amore( Tiemme-
Manduria, 2015).
Il libro si apre con una dedica speciale: a tutti i Carabinieri Caduti nell’adempimento
del proprio Dovere. E parla del Carabiniere Angelo Petracca che nel
tentativo di salvare un commilitone venne ucciso a Ceglie Messapica, nel corso
di una rapina,il 22 Gennaio 1990.
Presentato sotto forma di cronaca il libro
è arricchito da immagini, foto, articoli di giornali e altri materiali che l’autore
usa per ricostruire nei minimi particolari la vicenda del carabiniere caduto.
Tutto
questo, però, viene spiegato molto bene da Augusto Conte nell’introduzione del
libro stesso:
“L’opera – scrive Conte - presenta, e
rappresenta, un fatto di “cronaca” che la tragicità dell’evento descritto,
l’impressione suscitata e che tuttora permane nella nostra collettività, la
legalità violata, la risonanza nazionale,il sentimento struggente di una
giovane vita spezzata, la intitolazione al nome della vittima di Comandi,
Stazioni, Corsi di Carabinieri, la passione della rievocazione nell’Autore, lo
spessore morale dell’iniziativa editoriale, hanno trasformato in “storia”.
La storia, e le storie, indipendentemente
dalle loro dimensioni, sono fatte di grandi e nobili eventi, ma anche di atti
violenti e ignobili; la forza e la dignità dell’animo umano si manifestano
trasportando e trasformando anche i fatti spietati e disumani in un atto di
amore: questo è il senso più profondo del sacrificio del giovane Carabiniere,
colto e trasfuso nell’opera e nello spirito che ha animato l’Autore.
La formazione discorsiva del ricordo della
cronaca si fa storia e si intreccia e confonde tra la dimensione religiosa, di
accettazione dei misteriosi disegni soprannaturali imperscrutabili, e la
dimensione laica del rifiuto dell’atto di violenza e della esigenza di
attuazione della vocazione umana alla giustizia.
E il ricordare costituisce un valore che
permette e aiuta a mantenere viva la memoria storica per custodirla e
tramandarla come monito alle future generazioni, per consentire che il passato
non si ripeta allo stesso modo.”
Un libro sicuramente prezioso, questo di
Menga, che merita di essere letto e custodito perché, per come si sono svolti i
fatti, il sacrificio di Angelo Petracca fu un vero e proprio atto d’amore che
la comunità di Ceglie Messapica non può
e non deve dimenticare.
E questo libro, di sicuro, è un buon aiuto
per tener vivo il Ricordo.
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